Dalla faccia felice di Mazza si può capire quando ci sono in giro i The Flatliners e questo è il racconto di uno di quei giorni.

Si parte presto per i canoni dell’Honky Tonky, tipo alle 21.30 ma per davvero. Nessuno se lo aspettava e infatti in molti arrivano mentre i Not Scientists stanno già suonando.
Avrei voluto detestarli perché sono francesi e se lo meritano, invece, mannaggia a loro, sono stati carini e divertenti. Una bella botta di vita.

Seguono i miei amorini Prawn – per cui una volta, nel 2015, sono andata in macchina da sola fino al Lo Fi senza neanche morire! nda-. Hanno appena pubblicato un album che si chiama Run e si pensava che si sarebbero incentrati su quello, invece la scelta dei pezzi è stata bene bilanciata e ha accontentato un po’ i gusti di tutti. Inutile dire che l’esibizione è stata impeccabile e come al solito, tantissimi, troppi feels.

Ai The Flatliners puoi dirgli il cazzo che vuoi, sul palco sono sempre una bomba. Il loro ultimo album per me è stata una mezza delusione, ma dal vivo anche quelle canzoni un po’ meh sono risultate molto più interessanti. La voce di Chris è come al solito un altro pianeta. Che altro vuoi dire? Belli belli in modo assurdo.
Bravo Mazza, voto 10